In vista delle feste di Natale è sempre piacevole provare a sbalordire i propri ospiti con menù speciali. Tra gli ingredienti da utilizzare c’è senza dubbio il tartufo, che ha la capacità di esaltare tante pietanze.

Un esempio? I plin d’oca con tartufo bianco. Per prepararli abbiamo bisogno di 8 uova fresche e 600 grammi di farina bianca, mentre il ripieno si realizza con:

  • 1 chilo di polpa d’oca disossata
  • 600 millilitri di brodo vegetale
  • 100 millilitri di vino bianco secco
  • 100 grammi di cipolla bionda
  • 200 grammi di carne di manzo
  • 100 millilitri di marsala
  • 250 grammi di carote
  • uno spicchio di aglio in camicia
  • 200 grammi di sedano
  • un rametto di rosmarino
  • 150 millilitri di olio di oliva extra vergine
  • poche foglie di salvia
  • due rametti di timo
  • due uova intere
  • 100 grammi di parmigiano

Infine il condimento richiede 80 grammi di burro, 300 millilitri di fondo d’oca, tre foglie di salvia e tartufo quanto basta. Questo è un piatto ideale per impiegare il tartufo estivo: clicca qui se desideri acquistarlo scegliendo un prodotto di alta qualità e sempre perfetto.

Come si preparano i plin d’oca al tartufo bianco

Si inizia impastando la farina e le uova a mano in modo da avere un composto il più possibile uniforme. Poi si avvolge il tutto nella pellicola trasparente e si mette in frigo lasciando riposare per un’ora.

Nel frattempo ci si può dedicare al ripieno mettendo a rosolare in una pentola il timo, l’aglio, l’olio di oliva extra vergine, le verdure e i cubetti di manzo. A parte si taglia a dadini la polpa d’oca e la si spadella, per poi condirla con pepe, sale e olio.

A questo punto si versa la polpa d’oca nella pentola con il manzo e si prosegue la cottura, per poi bagnare con il vino bianco e il marsala; si fa evaporare e si prosegue la cottura per un’ora a 150 gradi; quando il ripieno è cotto lo si passa al tritacarne e poi lo si mescola con il parmigiano e le uova. Quindi si può tornare all’impasto dei ravioli, che va tirato fino ad avere una sfoglia spessa non più di 2 o 3 millimetri.

Poi al centro del foglio di pasta si mette il ripieno al centro con un cucchiaino o con un sac a poche e lo si ricopre con l’altra sfoglia: a questo punto si possono formare i plin, cioè i raviolini, che andranno prima lessati in acqua bollente salata e poi saltati in padella con il burro e il fondo d’oca.

Una volta serviti, non rimane che aggiungere le scaglie di tartufo.

Un secondo di carne: il filetto con la maionese tartufata

Un’altra proposta per il menù di Natale è la millefoglie di filetto di fassona con maionese al tartufo nero pregiato. In questo caso occorrono 300 grammi di filetto di fassona, 20 grammi di valeriana, tre cucchiai di olio di oliva extra vergine, un pizzico di sale, 75 grammi di maionese aromatizzata con scaglie di tartufo nero, un pizzico di pepe e qualche pomodorino datterino.

Prima di tutto si taglia il filetto a fette molto sottili, per poi batterlo in maniera delicata fra due fogli di carta da forno. Si condisce con sale e pepe e si bagna con l’olio di oliva extra vergine.

Dopodiché con l’aiuto di un coppapasta si assembla il piatto alternando uno strato di carne e uno di maionese, fino a un totale di sei strati. Non rimane che decorare con i datterini e la valeriana.

Gli appetizers al tartufo

Ma anche per gli appetizers natalizi il tartufo può essere un ottimo alleato. Per esempio dei cestini di pasta sfoglia o di pan carrè da riempire con dei funghi porcini, del tartufo e della scamorza. Ma un grande classico è quello dei crostini, da preparare con il burro e il tartufo nero pregiato.

Il tartufo, come noto, è ideale anche per gli abbinamenti con il formaggio: un tagliere è il modo migliore per aprire le danze a tavola. E perché non offrire agli ospiti delle uova al tegamino in apparenza banali ma impreziosite con delle scaglie di tartufo? Tra i primi al tartufo, invece, vale la pena di citare:

  • Le lasagne al tartufo con salsiccia
  • Le tagliatelle con carne trita e besciamella al tartufo
  • Le linguine con funghi, tartufo e patate.

Infine, vale la pena di provare lo sformato di patate e tartufo al vino.

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