Tartufo nero pregiato

Una guida completa a questo prodotto della natura da favola

 

Il tartufo nero pregiato è, nel novero dei tartufi neri, quello ritenuto più pregiato. Lo si può coltivare in tartufaia, e in effetti questa è una pratica molto comune.

 

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Tuber Melanosporum Vitt.

Le caratteristiche del tartufo nero pregiato

La specie è stata classificata per la prima volta da Carlo Vittadini (micologo, botanico e scrittore) nel 1831: è per questo motivo che si chiama Tuber Melanosporum Vitt.

Il prezzo del tartufo nero pregiato cambia a seconda della qualità e in base a quanto è facile reperirlo nella stagione di raccolta, proprio come avviene per ogni altra specie di tartufo fresco che si trova sul mercato.

Il colore della superficie esterna, cioè il peridio, è nero con sfumature rosse. La gleba, che è la parte interna, ha una colorazione bruna e nera, con ramificazioni e venature biancastre.

Anche dopo che è stato cotto, il tartufo nero pregiato tende a conservare il proprio aroma. Il suo odore è intenso e piacevole.

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Come si conserva

Per conservare nel migliore dei modi il tartufo nero pregiato, ricoprilo con della carta da cucina e mettilo in frigo dentro a un contenitore. Ricorda, però, che la carta andrà sostituita almeno una volta al giorno, o il tartufo rischierebbe di marcire per colpa delle muffe. Se segui queste poche e semplici regole, invece, la sua freschezza si manterrà per almeno una settimana. Lava il tartufo subito prima di consumarlo, e non quando lo metti in frigo: così si conserverà meglio.

Come si pulisce

Vuoi sapere come pulire il tartufo nero pregiato? Niente di troppo complicato: mettilo in acqua fredda e lascialo immerso per una decina di minuti. Poi passalo sotto l’acqua corrente e puliscilo aiutandoti con uno spazzolino o con una spazzola, evitando di sfregare in modo eccessivo. Infine, usa un panno asciutto per asciugarlo.

Come si cucina

Come le altre specie di tartufo, anche il tartufo nero pregiato è ideale su pesce e uova, ma anche per dei crostini e su molti altri primi e secondi. Questo prodotto è chiamato anche con il nome di tartufo nero dolce, per via del suo retrogusto dolciastro: ecco perché puoi provare ad abbinarlo con vari dolci, come per esempio i profitteroles e le cheesecake, ma anche il tiramisù, le torte al cioccolato, il gelato al fior di latte e il gelato alla crema.

Testimonianze

I nostri Clienti dicono di noi

“Che scorpacciata…​”

“Ho ordinato 300g di tartufo nero pregiato, è arrivato FRESCHISSIMO e con una cura al confezionamento che definirei “amorevole”.
Pezzatura di dimensioni ragguardevoli, non le solite “biglie” che si trovano in giro di solito…
Insomma, che dire: abbiamo fatto una scorpacciata di un ottimo prodotto, che ha accompagnato l’intera cena ed anche il giorno successivo!
Grazie 1000, ripeteremo sicuramente”

Luca G. – 03/01/2021

“​Freschi e buonissimi”

“Freschi, buonissimi, spedizioni istantanee e ben conservati bel box freschezza. Continuerò a consigliarli come ottimi venditori online. ”

Gianni G. – 14/09/2020

“Ottimo!”

“Tartufo freschissimo ed eccellente, spedizione curata nei minimi dettagli. Consigliatissimo!”

Andrea P. – 22/12/2020

“Ottimo prezzo qualità”

“Azienda ottima con un eccezionale rapporto clientela ma soprattutto con prezzi abbordabili in questo periodo di dramma sociale ed economico. 100% affidabile grazie La Spora!”

Luigi B. – 16/11/2020

Come si raccoglie

Un tempo il tartufo nero pregiato veniva cercato con i maiali, che però spesso mangiavano e danneggiavano i tuberi. Così si iniziò ad addestrare a questo compito i cani.

Oggi l’insegnamento dei cani utilizzati per la ricerca si svolge in forma di gioco, con il premio e la ricompensa che consistono in cibo dati all’animale ogni volta che individua un tartufo. Dopo aver scoperto dove c’è un tartufo, il cane usa le zampe per scavare in profondità.

Quindi il padrone estrae il tubero, aiutandosi con una vanghetta. In questa fase è fondamentale non rompere il tartufo e nemmeno le radici che gli hanno consentito di cresce sotto terra. Quelle stesse radici, infatti, permetteranno la crescita di un altro tartufo.

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Informazioni utili

Dove e come cresce il Tartufo Nero Pregiato

Tipo di terreno

Sei curioso di scoprire dove cresce il tartufo nero pregiato? Questo tubero ha bisogno di un terreno molto poroso e asciutto, permeabile e sabbioso, con molto scheletro: per esempio i campi che in passato erano destinati a seminativi, ma anche quelli che un tempo erano oliveti o vigneti. Il tartufo nero pregiato predilige terreni ricchi di calcare, con il rame, lo zolfo e il ferro. Sono proprio gli ossidi di ferro che garantiscono il profumo delicato del tartufo nero, oltre a colorare il terreno di rosso scuro.

Altitudine

In media il tartufo nero pregiato si forma a partire dai 300 metri di altitudine, fino a un massimo di 1.000 metri.

Periodo stagionale

Il tartufo nero pregiato viene raccolto in inverno, tra i mesi di novembre e marzo.

Specie arboree simbionti

Il leccio, il nocciolo, la quercia e la roverella sono le specie arboree con il quale il tartufo nero pregiato ha un rapporto simbiotico.

Cani e attrezzatura

I lagotti romagnoli, i cocker spaniel, i bracchi e i pointer sono tutti cani di razza con un fiuto altamente sviluppato, e che per questo motivo vengono scelti per la ricerca del tartufo, di cui sono in grado di percepire l’odore già dalla superficie.

Zone di raccolta

Le zone di raccolta più comuni sono gli ambienti boschivi nati da poco e che prima venivano utilizzati per i pascoli o per le coltivazioni.

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Quotazione media del tartufo nero pregiato

Non esiste un prezzo sempre valido per il tartufo nero pregiato: la sua quotazione, infatti, può variare da una stagione all’altra, o addirittura da una settimana all’altra, in base alla richiesta dei consumatori e, ovviamente, alla quantità di prodotto che è disponibile sul mercato. In sostanza, quando sono state trovate quantità considerevoli e la richiesta sul mercato è contenuta, il prezzo è destinato a calare; esso aumenta, invece, nel caso in cui la richiesta cresca, a maggior ragione se non ci sono molti tartufi a disposizione sul mercato.

Chi siamo

Coltiviamo i tartufi freschi e li raccogliamo a mano da generazioni. Ma non è tutto, perché ci occupiamo anche della realizzazione di specialità culinarie tipiche, di salse e conservati: il tutto secondo una tradizione storica, frutto della grande esperienza che abbiamo maturato nel corso degli anni. Quando vendiamo tartufi freschi, puntiamo sulla filosofia del km zero, perché è possibile mostrare a tutto il mondo ciò che la natura italiana ha da offrire anche mantenendosi fedeli ai principi della sostenibilità ambientale. E ora che ne dici di provare questo fantastico tubero?