Il vanghetto per tartufi è uno degli strumenti più importanti da usare per raccogliere i funghi sotterranei. Si tratta di un oggetto che deve avere delle dimensioni ben precise e una configurazione particolare, come stiamo per scoprire.

Esso può essere realizzato in forme differenti e con vari materiali: è indispensabile per la raccolta dei tartufi, e non si deve commettere lo sbaglio di pensare che al suo posto si potrebbe usare un qualunque altro attrezzo.

Infatti, è utile ricordare che la raccolta dei tartufi è un’attività per la quale è necessario rispettare delle norme specifiche e un regolamento severo. Tale regolamento varia da una regione all’altra, ma è sempre finalizzato a evitare che si possa danneggiare l’ecosistema nel quale si sviluppano tali funghi.

A che cosa serve il vanghetto per tartufi

Come si sa, la crescita dei tartufi avviene al di sotto della superficie del terreno, in maniera simbiotica con le radici di alcune piante. A seconda del tipo di tartufo tale simbiosi varia: per esempio il tartufo uncinato predilige un certo tipo di terreno e un certo tipo di pianta, altri tartufi preferiscono altri contesti, e così via.

Per avere la sicurezza che dopo che i tartufi sono stati raccolti ne possano crescere altri nello stesso punto, è molto importante agire in modo che il terreno circostante non venga danneggiato e, soprattutto, non si rovinino le radici della pianta.

Ecco spiegato il motivo per il quale c’è bisogno del vanghetto per tartufi, che si caratterizza per una forma speciale grazie a cui è possibile scavare dei buchi con un diametro minimo: così i tartufi stessi possono essere raccolti evitando che ciò che è presente nei dintorni vada rovinato. Qualunque sia il tipo di vanghetto utilizzato, è importante che questo strumento sia leggero e al tempo stesso resistente alla corrosione, ma anche:

  • Longevo nel tempo
  • Robusto a sufficiente
  • Facile da maneggiare
  • Non troppo costoso.

Scavare per raccogliere i tartufi

È questa la ragione per la quale i cani che sono ben addestrati non scavano mai con le zampe, ma indicano semplicemente il punto in cui è situato il tartufo.

vanghetto per raccogliere tartufi

A scavare pensa, appunto, il cavatore, che per questa azione si serve di un vanghetto. Questo strumento è formato da un manico, che nella maggior parte dei casi è realizzato in legno, su cui poggia una lama in metallo con una punta che può assumere forme differenti. Come detto, dipende tutto dalle caratteristiche del terreno in cui si dovrà scavare.

Quando si ha a che fare con un terreno friabile e morbido, per esempio, c’è bisogno di un vanghetto che abbia la punta rettangolare: questi sono i terreni in cui crescono i tartufi bianchi pregiati, fra l’altro. Se, invece, il terreno è duro, non si può fare a meno di un vanghetto dotato di una punta a cuore o a freccia, capace di forare in maniera precisa la terra.

Va segnalato comunque che al di là delle preferenze individuali del cavatore e delle sue necessità pratiche, la forma di un vanghetto dipende anche dalle direttive regionali, le quali normano anche le dimensioni.

Le dimensioni di un vanghetto per tartufi

Come si è accennato, le normative che regolano le misure dei vanghetti variano da una regione all’altra, ma sono comunque mirate a salvaguardare i terreni e le piante. In qualche regione addirittura i regolamenti stabiliscono quale forma deve caratterizzare la punta del vanghetto.

Entriamo più nel dettaglio, dunque, per scoprire che cosa prevedono le singole regioni a tal proposito.

Nel Lazio, in Toscana e in Sardegna l’utilizzo del vanghetto per tartufi è obbligatorio, ma le norme non indicano caratteristiche specifiche né pongono vincoli particolari a proposito delle dimensioni.

In Piemonte, invece, la puntata della lama del vanghetto può avere una larghezza massima di 8 centimetri. In Veneto questo strumento deve avere una lama rettangolare, che in punta sia larga non più di 3 centimetri e che abbia una lunghezza massima di 10 centimetri.

Passando all’Umbria, il vanghetto da usare per la raccolta dei tartufi deve avere una lama lunga non più di 15 centimetri e dotata di una punta con larghezza massima di 8 centimetri.

Infine, in Abruzzo il vanghetto può essere lungo al massimo 15 centimetri e avere una larghezza in punta non superiore ai 4 centimetri; punta che non può essere rettangolare ma deve essere tondeggiante.

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